Tutti pazzi per i guru. Insegnano ad amare, ad avere successo, a vivere. Li seguono milioni di followers. E di dollari. Ecco i loro nomi e le loro storie.
Per i guru d’oggi, sedotti dall’enumerazione dei seguaci garantita dai social, la virtù più difficile da incarnare è la modestia. Acharya Prashant, il “monaco-amministratore delegato” secondo un fulminante titolo della rivista Entrepreneur, a 46 anni non ha difficoltà ad autodefinirsi “il maestro di spiritualità più influente del web”. 77 mln di followers sui social e oltre 50 mln di iscritti al suo canale YouTube. Per un totale di 100 mln di minuti d’insegnamenti visti ogni giorno e un montante di sei mld di visualizzazioni da quando predica in streaming. E cioè, da sempre: laureato in ingegneria tessile presso l’Indian Institute of Technology e in management all’Imm di Nuova Delhi, non è guru ascetico bensì oratore mondanissimo, tant’è che le istituzioni tech e le business school sono i luoghi prediletti per i suoi sermoni. Sul sito della fondazione nata a suo nome, dove si possono acquistare copie dei 200 libri redatti, l’umile recensione autogenerata recita: “La letteratura di Prashant è al livello delle più alte parole spirituali sentite dal genere umano”. Ambientalista nonché eletto vegano più influente dell’India secondo l’organizzazione Peta, è maestro di ben 17 filoni della filosofia Advaita Vedanta, approccio non dualistico per cui ogni cosa è “una e indivisibile”. E da qui, ecco partire dissertazioni su tutto: psichiatria clinica («Se ogni cosa è una, è sufficiente far propria la verità affinché il bipolarismo guarisca»), ambizione, sesso, liberazione della donna e amore. Temi, questi ultimi, che gli stanno particolarmente a cuore. Anche a costo di arrischiarsi in posizioni scorrette: “La frase di rivendicazione ‘il mio corpo è mio’ è una trappola”, teorizza, “tant’è che il problema identitario femminile nasce dall’eccessiva identificazione con l’io corporale a discapito dell’io spirituale”. E poi: “Il patriarcato esiste perché la donna rifiuta di mettersi in pericolo, accettando le catene in cambio di un nido sicuro. Lasciate pure che vi chiamino puttane. Ma siate libere”. Anche sull’istituzione matrimoniale (il maestro è single) Prashant è scettico: “L’amore è la sola cosa che ci può redimere, ma il matrimonio, quando non si è illuminati ed è espressione di una mente che cerca sicurezza, è niente più che il suo profano sostituto”. E lui, illuminato, ovviamente, si considera. Infatti il suo più grande best seller non lascia spazio a grandi dibattiti. S’intitola Karma: Why Everything You Know About It Is Wrong, edito nel 2021, ovverosia, Karma: ecco perché tutto ciò che sai, è sbagliato. Ma in fondo, un guru non è tale se non rilascia verità incontrovertibili. Come fa l’americano trapiantato a Londra Paul Carrick Brunson, head of global research del colosso Tinder. Colui che coordina cioè tutti gli studi che l’app d’incontri (75 mln gli utenti attivi al mese) rilascia regolarmente, contribuendo a perfezionare l’algoritmo del match. Sacerdote di un meccanismo pensato per anime che si scelgono nello spazio di uno swipe e spesso in preda a sensazioni irrazionali. Quando lui, in realtà, predica tutt’altro: “Vi do una brutta notizia: l’amore non è mistico. Non è chimica né spasimi né allineamento dei pianeti. Bensì, pura programmazione”. Dinamica che spiega nel suo libro Find Love, “il più approfondito mai scritto sul tema della ricerca dell’amore”, ha osato dire. Ricerca dell’amore, tra l’altro, che a suo dire è concetto piuttosto recente. E bisogna ammettere che questo è un tema interessante: “Mai nella storia si era chiesto al partner di essere il nostro ‘tutto’, come accade ora.
Illustrazioni: Giovanni Gastaldi
Ricerca dell’amore, tra l’altro, che a suo dire è concetto piuttosto recente. E bisogna ammettere che questo è un tema interessante: “Mai nella storia si era chiesto al partner di essere il nostro ‘tutto’, come accade ora. Fino a un secolo fa l’intenzione era semplice: ‘sistemarsi’”. Un approccio, suggerisce Brunson, non completamente da buttare. Prima di fare il life coach e il matchmaker ha lavorato per un facoltoso uomo d’affari turco, finché una frase letta nella biografia del miliardario Warren Buffett gli ha aperto nuove strade: “la miglior scelta di business della vita è saper pescare il partner giusto”. E da lì, l’epifania. Quindi le ospitate da Oprah Winfrey, le partecipazioni Tv alla versione inglese di Matrimonio a prima vista e gli studi per capire perché diamine ci circondiamo spesso delle persone sbagliate. “O peggio ancora”, precisa, “perché permettiamo alle persone sbagliate di attaccarsi a noi”. I cavalieri della “tetrade oscura”, li chiama lui: sadici, sociopatici, narcisisti e passivi-aggressivi: “Con questi, altroché avventure di una notte: neppure un drink” dice. E chissà se Tinder farebbe i numeri che fa se gli utenti seguissero i suoi consigli. Della finalità finanziaria del matrimonio ha fatto un business Qu Qu, pseudonimo di Le Chuanqu, love-guru che insegna a cercare il buon partito su Douyin, il TikTok cinese. E anche lei, il codice a barre sul proprio brand se l’è stampato da sola: “Sono la McKinsey delle relazioni”, ha dichiarato. Con doppio riferimento al proprio fatturato e quello che promette di generare per chi segue i suoi consigli. Il primo, secondo il South China Morning Post, si aggira intorno ai 142 mln di yuan l’anno (poco meno di 20 mln di $). Il secondo, si costruisce secondo una sola e unica linea guida: “Tutte le relazioni sono essenzialmente uno scambio di benefici. Usale per rafforzarti e aumentare i tuoi vantaggi”. Poi ovvio, si lavora caso per caso: una consulenza individuale via streaming costa 1 200 yuan (155 $), mentre il corso di un mese, ribattezzato “Relazioni di Valore”, si prezza sui 3 000. Sempre che la censura non si disinnamori di lei: Weibo, social da 582 mln di utenti attivi al mese, l’ha bannata dalla piattaforma per aver promosso visioni della coppia “non salutari”. Per quanto essere guru, salta fuori, potrebbe essere una pratica salutare in sé: secondo gli studi del Center on aging and health della John Hopkins University prendersi cura del prossimo incrementa l’aspettativa di vita di quasi un anno. Non bannato bensì invitato a bannarsi è stato invece Matthieu Jasseron, meglio noto come “padre Mathieu”, libertario prete francese spinto ad abbandonare TikTok per eccesso di popolarità. Un po’ perché imbarazzava la chiesa con posizioni progressiste su celibato, sacerdozio femminile, dubbia esistenza del diavolo e omosessualità.
Illustrazioni: Giovanni Gastaldi
E un po’ perché sul tema della modestia lui non poteva soprassedere: “L’esposizione mediatica stava lusingando in me un orgoglio non sempre ben calibrato” ha ammesso contrito il sacerdote 38enne. Prima di cedere i followers all’associazione Maria di Nazareth di Olivier Bonnassies, coautore del bestseller Dio, la scienza, le prove insieme a Michel-Yves Bollorè, fratello del più noto magnate Vincent. Ma visto che il talento evengelico non si butta, père Matthieu ha lanciato Theostream, un canale già ribattezzato “la Netflix della fede”. Impegno che suo malgrado l’ha costretto a lasciare la parrocchia di Joigny. Il cosiddetto “Netflix dei profumi” se l’è inventato invece l’imprenditrice russa Mariya Nurislamova: Scentbird è la sua creatura, piattaforma che in cambio di un abbonamento mensile spedisce a casa una selezione sempre diversa dei migliori profumi sul mercato, in boccettine da 8 ml. Però non è il business che la nutre, bensì l’ispirazione metafisica: sul canale YouTube This is Mariya pubblica lunghissimi video, quasi sempre a occhi chiusi, in cui disserta di energia e cosmo. Detta le regole per accedere al portale astrale del Leone secondo il codice 888. Enuncia il rapporto causa-effetto tra problemi karmici e un non perfetto allineamento dei denti, prescrivendo altresì “docce di luce” da fare ogni mattina per mondarsi dalle fatiche del viaggio notturno dell’anima. Poi mette in guardia sul rilascio imminente del Matrix 5 per controllare le menti e sul consumo di caffè, che oltre gli incisivi, macchia anche l’aura. Teorie raccolte nel libro 72 Keys to Manifestation, che ovviamente ha autodefinito “magico”. Non tutti i clienti di Scentbird, però, stanno gradendo la svolta di Mariya da quando, sorprendentemente, ha sostenuto che Hitler, che ha involontariamente spinto milioni di persone a cercare il bene dopo tutto il male compiuto, dal punto di vista astrale non è una una figura poi così negativa. Ma aveva gli occhi chiusi. E per sua fortuna, i commenti, non li ha potuti leggere.