Nell’età del sesso performativo il mercato esplode di toys per tutti i gusti
Io mi masturbo. Con questa semplice dichiarazione trasformata in hashtag virale, Lily Allen ha dato il suo endorsement al marchio tedesco di sex toys Womanizer e alla sua campagna per una conversazione senza tabu sul self love. Era la fine del 2020, anno che grazie alla solitudine e alla noia da lockdown ha segnato un boom nelle vendite dei giochi erotici, che non ha ancora visto una battuta d’arresto. Anzi, il loro mercato globale ha già superato i 32 mld di $, che si stima arriveranno a 62 entro il 2030. Recentemente, The Economist ha riportato che già il 25-30% degli adulti di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia possiede oggetti di piacere da usare individualmente o in compagnia. E in Italia? Un caso per tutti: MySecretCase, pionieristica piattaforma e-commerce e community social fondata nel 2014 dall’imprenditrice Norma Rossetti, ha oggi un volume d’affari di 13 mln di €. Ripensati come discreti oggetti di design, in materiali sempre più sostenibili, anallergici, riciclabili; trasformati in piccoli capolavori hi-tech da attivare via app anche a distanza, per “buone vibrazioni” a sorpresa mandate dai partner al posto del solito mazzo di rose; assurti a simbolo di una generazione che sui social s’impegna a narrare la sessualità in punta di clitoride con l’appoggio, appunto, di pop star e celebrità che intuiscono le potenzialità del sex biz: grazie a queste caratteristiche, i toys sono usciti dalle teche buie dei sexy shop per riempire le wish list online, ma anche gli scaffali dei grandi magazzini e delle boutique trendy. E se forse da noi “la mamma non si tocca” (come recita la recente campagna pubblicitaria per i vibratori Control che ha fatto gridare allo scandalo), per gli altri l’orgasmo è sempre più a portata di mano. In forme, colori e frequenze tutti da scoprire.
emojibator: giocosi e ironici, per i più giovani
emojibator: ricordano le gommine anni 80.
Ecolussuriosi unitevi
Innanzitutto, diciamo addio al vecchio dildo, patriarcale nell’aspetto e fatto della stessa sostanza degli pneumatici. Gli stimolatori del momento ricordano piuttosto un mascara o un rossetto, sono realizzati in alluminio riciclato e silicone Fda, hanno una guaina di fibra di bambù e quando li acquisti contribuisci alla riforestazione del Pianeta. Questa è la visione di giovani brand plurimpremiati, come l’inglese Love Not War, che per una goduria senza sprechi propone anche un’unica base ricaricabile via Usb, su cui alternare sette diverse testine massaggianti. La sexual wellness da terzo millennio è fatta di 100% positivity e zero parabeni: tra i trend in ascesa nel 2023 ci sono i lubrificanti naturali, organici, vegani, di lusso. Con 1,3 mld di $ fatturati nel 2022 e una crescita annua del 9,6% (Grand View Research), gli idratanti intimi sono dei nuovi status symbol. Eleganti e minimali quelli di Maude, brand americano nel cui board compare anche l’attrice Dakota Johnson (sì, quella di Cinquanta sfumature di grigio…). A base di acqua e aloe, si accompagnano a candele alla jojoba e olio di soia: una volta sciolte, possono essere versate sulla pelle per un prosieguo hot. I lube di Playground, marchio co-fondato da Christina Aguilera, puntano invece su mini confezioni tascabili e dai nomi sognanti, in quattro diverse formulazioni e un’arma segreta: estratti vegetali afrodisiaci.
maude: vibratori e anal plugs dal soft-touch
Erotismo molto smart
Dietro ai toys più innovativi e performanti ci sono team di scienziate e ingegnere determinate a colmare il pleasure gap sfruttando le nuove tecnologie. Benvenuti quindi agli stimolatori esterni che sfruttano l’aria pulsata per ondate di piacere contactless, ma anche ai sensori di precisione che misurano le risposte fisiologiche durante l’uso di un vibratore smart e permettono di personalizzare e migliorare l’esperienza. L’idea è venuta a Lioness, marchio Usa che è riuscito a raccogliere 1,5 mln di $ di investimenti ancora prima del lancio. Anche Dame, fondato da una sessuologa e da un’ingegnera del Mit, ha sfondato qualche barriera tech prima con il crowdfunding per un clit toy indossabile che fa sperimentare l’ebbrezza del “senza maniiii”, poi con la creazione di un laboratorio di ricerca collaborativo sull’intimità. E Crave, brand di gioielleria erotica, ha aggiunto un tocco nerd alle sue creazioni con la app su cui impostare le frequenze desiderate, che verranno caricate nel massaggiatore/chiavetta Usb collegato. Se queste sono le novità futuristiche del pianeta Venere, Marte non resta certo a guardare: il benessere sessuale maschile è stato il protagonista del Ces di Las Vegas 2023. Di fianco ai classici analogici, giganti come il giapponese Tenga hanno lanciato coppe, spinner e “vibrotatori”, sorta di tempera-augelli vibranti, dedicati a lui, a forma di torcia o rasoio elettrico. Le spedizioni in Europa, tra il 2021 e il 2022, sono cresciute del 158%. Ma la vera novità è Myhixel, device e gaming app, che permette di allenarsi (godendo) il controllo sull’eiaculazione. L’azienda spagnola vende il prodotto in 42 Paesi e si prefigge di rompere l’ultimo tabù di cui in rete non si è ancora parlato abbastanza a lungo…
crave: gioielleria erotica e tecnologica, con controllo a distanza della stimolazione.
Namasté
Nicchia nella nicchia dei self lovers, merita un cenno Chakrubs, azienda newyorkese dell’artista Vanessa Cuccia, il cui nome richiama i chakra e che sul sito riporta il disclaimer: “i nostri prodotti hanno fini spirituali e metafisici”. I suoi “bastoni” e plug erotici sono fatti a mano in sei diversi cristalli, dal quarzo rosa alla giada all’ametista, ciascuno con l’indicazione dei benefici per mente/corpo e mantra motivazionali: “Merito ciò che ricevo e lo ricevo con piacere”. Visto il successo, la collezione si è ampliata con una Forest Line in diversi legni, dal prezzo di 333 $. Punta sull’assenza di tecnologia e vibrazioni, ma sull’importanza delle buone vibes nell’intimità, il canadese Désirables, brand di lusso 2022 dalla rivista di settore Xbiz: dildo scultorei in porcellana per raggiungere punto G e nirvana in un colpo solo.
Humour fou
Rispondono ai gusti e al linguaggio della generazione Tik Tok i toys colorati, rassicuranti, fotogenici, accompagnati da immancabili blog educational e game fidelizzanti. Puntano sul divertimento e sulla sdrammatizzazione i giochi pastello di Smile Makers, con lo smile impresso sul fondo e il design mimetico che gli è valso l’ingresso anche da noi negli e-shop di La Rinascente o Sephora. Ma vanno oltre quelli fumettosi di Emojibator, che ricordano le gommine profumate degli Anni 80. Partito a Filadelfia con un minivibratore ispirato all’emoji melanzana, il brand ha creato un mondo siliconico fatto di fragole (con movimento che simula il cunnilingus però) ciliegine, pulcini, gattini che funzionano come palline pelviche e persino corde per il bondage color arcobaleno. Con la speranza forse che, anche se la Generazione Z fa sempre meno sesso, almeno abbia qualcosa su cui ridere.