La guida di Los Angeles: hotel, ristoranti, bar
Il sito dell’ufficio turistico della California può aiutare a organizzare il proprio soggiorno a L.A. visitcalifornia.it
Lo completano quelli degli uffici turistici dei diversi quartieri di The Grand Los Angeles:
visitwesthollywood.com
discoverlosangeles.com
santamonica.com
visitgreaterpalmsprings.com
Hotel
Downtown L.A. Proper Hotel
Vicino all’Hoxton e all’Ace Hotel, a fine 2021 il nuovo gioiello del marchio Proper Hotels interessava i 15 piani di un edificio Art déco, occupato per molto tempo da un circolo esclusivo. Incaricata degli arredi, la star del design d’interni a L.A., Kelly Wearstler, allestisce le camere con mobili e opere d’ispirazione messicana, e converte l’ex piscina e il campo di basket originale in suite ultraspaziose. Diventata maestra nell’associazione vintage-contemporaneo, la decoratrice fa scalpore al ristorante Cara Cara, all’ultimo piano dell’edificio, in uno spazio con vista sulla città, terrazza sontuosa con brasero e piscinetta per stare a mollo. È là che bisogna prenotare per la cena: la chef, Suzanne Goin, in squadra con la sommelier star Caroline Styne, immagina piatti mediterranei golosissimi da condividere.
1100 S Broadway, Downtown. properhotel.com
Venice V Hotel
Con una limitata offerta alberghiera nel quartiere, questa nuova struttura di 44 camere e suite, tutte con vista sull’oceano, è ideale per un’immersione nell’ambiente del quartiere Venice. Confinante con la Venice Beach Boardwalk, l’ex Waldorf Hotel – che vide sfilare Charlie Chaplin, i Doors e il collettivo di skater Z Boys – si è offerto un lifting, e accoglie i suoi clienti in una lobby che rende omaggio ad Abbot Kinney, l’imprenditore che è all’origine dello sviluppo di Venice e il cui ritratto fatto con rotelle di skateboard rallegra la galleria. Le camere migliori sono sul tetto: 7 penthouse dagli arredi bohémien, industriale o marocain, dotate di minibar ripieni di barrette di cereali, di chips bio e di cera per tavole da surf. Niente ristorante qui, ma un servizio di consegna in partnership con Great White, un locale di successo del quartiere. 5 Westminster Avenue, Venice. venicevhotel.com
Ristoranti
Manuela
Nell’Arts District, la galleria d’arte Hauser & Wirth accoglie nel cortile interno un ristorante popolato di opere d’arte, ideale per incontri a due. Al bancone, in sala o sulla terrazza alberata si gusta la cucina dello chef locale, Kris Tominaga, in un equilibrato spirito californiano (ostriche, pesce grigliato, pollo al limone, verdure del mercato…). Prima di andare via, bisogna fare un salto nell’orto dello chef, dove spuntano le erbe e chiocciano le più belle pollastre della città, gettare uno sguardo alle mostre in corso (gratuite) e finire con un’occhiata ai volumi illustrati della libreria.
907 East 3rd Street, Arts District. manuela-la.com
Gigi’s
In un Media District in piena ebollizione – sono nati in tempi diversi il magazine di moda Just One Eye, Tartine e il coffee shop e concept store alimentare Sightglass Coffee – questo ristorante ha aperto durante la pandemia. Declinazione californiana del bistrot alla francese, il locale è impreziosito da favolosi arredi intorno a un bar centrale posato su un pavimento a scacchiera, tavole di velluto verde bosco, il tutto circondato dagli affreschi della pittrice Andie Dinkin. Covid oblige, la casa serve esclusivamente all’esterno, e tira fuori le tovaglie bianche per accogliere una clientela del mondo della moda, dei media e delle arti. Nel menu, un concentrato di rétro parigino con cocktail di gamberetti, lumache, steak tartare, cozze e pollo arrosto buoni da tutti i punti di vista.
904 North Sycamore Avenue, Hollywood. gigis.la
Caffè e bar
Zinqué Venice
Aperto a tutte le ore del giorno e fino alle 2 nel week end, Zinqué è il quartier generale degli abitanti di Venice, che vi si danno appuntamento già per la colazione, si ritrovano nel patio all’ora di pranzo, ritornano per l’aperitivo e il bicchiere di rosé e a volte proseguono fino alla cena. Settimo indirizzo del francese Emmanuel Dossetti, il locale aperto a fine 2021 serve taglieri di salumi, pizza, lasagne, tartine e ratatouille da condividere, il tutto accompagnato da una selezione di vini francesi, italiani e californiani. La casa gestisce anche un concept store chiamato À Côté, dove prendere d’asporto cuscus, paella e sandwich prosciutto-burro e ritrovare prodotti di gastronomia e oggetti decorativi made in France. 1440 South Lincoln Boulevard, Venice. lezinque.com
Bar Lis (Au Thompson Hotel)
Aperto nell’estate del 2021 vicino a Mama Shelter, il Thompson Hotel (gruppo Hyatt) inaugurava, nella tranquillità, 174 camere e suite in stile modernista, il tutto sormontato da un rooftop con piscina panoramica e bar dove bere e ballare. Ispirato agli Anni 60, B.B, Gainsbourg, Birkin e Saint Tropez, il Bar Lis si apre prima di tutto sulla piazza di un paese in stile provenzale, prolungata da un ampio salone dove si può assistere a qualche concerto privato e serate a tema. Appuntamento imperdibile, il martedì sera con le sue serate Jazz Eclectic LA, fa scoprire una sfilza di musicisti e di voci talentuose che rivisitano gli standard del pop, del buon rock e del jazz.
1541 Wilcox Avenue, Hollywood. barlisla.com
Con qualche ora in più
Escursione nel deserto Parco Nazionale di Joshua Tree
Bisogna calcolare due ore e mezzo in auto per raggiungere questo parco nazionale, a sudest di Los Angeles. Riconoscibile per gli alberi di Giosuè – quelli che compaiono sull’album degli U2 del 1987 – quest’area protetta è percorribile in automobile, in 4×4 e anche a piedi; la tariffa d’ingresso è fissata a 30 $ per veicolo e 15 $ per pedone. All’interno, sentieri permettono di ammirare i paesaggi e la flora del deserto – il Cholla Cactus Garden e i suoi cactus folti o lo Skull Rock e la sua roccia a forma di teschio – di scalare formazioni rocciose di tutte le misure e di assistere ai più bei tramonti. Sono state allestite aree di campeggio per piantare la propria tenda. nps.gov
L’Academy Museum of Motion Pictures
Molto attesa, l’apertura del “museo degli Oscar” svelava la spettacolare creazione dell’architetto italiano Renzo Piano, cioè un edificio di tre piani collegato a una sfera gigante che ospita un teatro da 6 000 posti e un rooftop destinato agli eventi privati. Le mostre permanenti analizzano minuziosamente i capolavori del cinema – quelli di Almodóvar, Tarantino o di Miyazaki – svelano le quinte della settima arte, la tecnica, i costumi e ritornano sui momenti salienti delle cerimonie da red carpet. Per un supplemento di 15 $ è possibile interpretare le star premiate con l’Oscar, con video omaggio alla fine. Il ristorante Fanny’s, diretto dallo chef franco-belga Raphaël François e illustrato dai disegni di Konstantin Kakanias, è una manna del cielo all’ora di pranzo, e al momento di andar via il negozio del museo offre un Oscar di mattoncini Lego, la colonna sonora dei film Jackie Brown o Chiamami col tuo nome, o la tee shirt con l’effigie di Bruce Lee. 6067 Wilshire Boulevard, Miracle Mile. academymuseum.org