Hotel Windsor: mare e design in camera
Sul lungomare di Laigueglia, pittoresco borgo sospeso tra mare e collina in provincia di Savona, dalla fine dell’800 agli Anni ’60 la Pensione Luciano è stata un’istituzione per le vacanze degli italiani che hanno vissuto (e goduto) dell’epoca d’oro della Riviera Ligure. Ribattezzata poi Hotel Concordia, col tempo non è stata assistita dalla fortuna tant’è che si è assopita in un silenzio durato vent’anni. A risvegliarla dopo il periodo di inattività, trasformandola nell’hotel Windsor, ci ha pensato Alessandro Sironi – già titolare del Filario Hotel & Residences sul lago di Como – che su questa spiaggia correva da bambino e che, ora, desidera farla conoscere ai turisti stranieri poco avvezzi ai gioielli nascosti dello Stivale.
Fuori nulla è cambiato: la facciata del palazzo è rimasta quella storica, solo ritinteggiata di grigio e verde salvia per evitare di disorientare la memoria dei visitatori affezionati a questo tratto di Liguria di Ponente. La vera rivoluzione (di stile) è avvenuta all’interno, diretta dalla moglie di Alessandro, l’architetta Alice Muzzioli insieme allo studio piacentino Blesi Subitoni. Il design italiano tipicamente Sixties è il vero protagonista della location: riempie ogni zona dell’albergo, dalle camere alle aree comuni, con la complicità della vista sul mare o sui pittoreschi vicoli di Laigueglia che qui non manca mai.
Venticinque stanze divise in sette categorie per accontentare tutti, arredate con mobili custom made e pezzi iconici di design – tra cui lo scrittoio Pa’ 1947 di Ico Parisi e la Superleggera, la sedia che Gio Ponti ha realizzato per Cassina – e opere d’arte realizzate ad hoc, come le rivisitazioni delle tradizionali teste di moro siciliane, personalizzate con dettagli che richiamano il territorio ligure, a cura di atelier OVO che si è occupato anche della mise en place del ristorante.
Per rilassare mente e corpo non basta staccare dal ritmo severo dettato dalla routine quotidiana, sempre più frettolosa, occorre anche essere circondati dal bello. Il bello che al Windsor è padrone: le grandi vetrate della lounge e del ristorante, proiettate sul mare, consentono agli ospiti (e non) di ammirare il panorama che spazia da Capo Mele fino all’isola privata della Gallinara ma anche le Marocca di Vico Magistretti per De Padova, sedie che hanno fatto la storia del design, e oggetti disegnati da firme contemporanee come le sedute Wild di Piero Lissoni per Bonacina 1889 e i punti luce di Davide Groppi.
Il rituale della tavola omaggia l’estetica: lo chef laziale Gianluigi Erme propone un legame tra cibo e genius loci che valorizza il pesce locale, le carni dell’entroterra, le verdure e gli ortaggi a chilometro zero, mantenendo vivi i rapporti diretti con i piccoli produttori della zona. I sapori liguri delle creazioni d’avanguardia sono accompagnate da una cocktail list dove spiccano prodotti del territorio come la birra Ipa del Birrificio del Golfo, il Gin Mä – l’orgoglio di Genova, il primo Gin al mondo realizzato con basilico genovese DOP, il Vermouth Pineo e il limoncino “U Limunin” di Bruzzone.
Il design supera i confini della boiserie geometrica in noce canaletto e del pavimento in seminato dell’interior e raggiunge il mare: la spiaggia privata con gli ombrelloni artigianali e i lettini di Kettal sono il place to be per leggere l’ultima avventura letteraria, coccolati dal suono delle onde. Per i più avventurieri non mancano i sentieri di trekking, immersi nel verde tra ulivi e mulattiere passando per il borgo di Colla Micheri con viste scenografiche sovrastanti il golfo; il whale watching da praticare in questo angolo di mare soprannominato “Santuario dei cetacei” per l’alta concentrazione di balene, capodogli e delfini che si avvistano… ma anche la marcia acquatica o Wave Walking. Gli amanti del brivido, invece, possono spiccare il volo con il parapendio sulle coste laiguegliesi o alassine sopra il borgo di pescatori, con una prospettiva del tutto inusuale… Abbiamo costantemente bisogno di andare alla ricerca di nuovi punti di vista per osservare il mondo con occhi diversi, no?!