Alla Fondazione Prada il cinema è all’ultimo respiro
Il cinema è morto? E allora viva il cinema. Il fenomeno è noto, dura da tempo, se ne conoscono i responsabili; tocca vedere se sia irreversibile o meno. Nell’attesa, c’è chi – un po’ controcorrente, con l’orgoglio del caso e disponendo dei mezzi necessari – ci crede e rilancia. «Cinema di Fondazione Prada afferma l’importanza dell’esperienza collettiva della proiezione di un film e il ruolo essenziale della sala nel tessuto culturale e sociale della città connettendola a una dimensione globale grazie ai contributi di cineasti e istituzioni internazionali». Questo quanto asserisce ufficialmente Paolo Moretti, fino allo scorso delegato della Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes, in precedenza al fianco di Marco Müller alla Mostra di Venezia, e oggi curatore della programmazione all’interno del polo culturale milanese. Alla luce di questo convincimento, la fondazione ha voluto rafforzare la propria proposta filmica con un maggior numero di proiezioni, nuove collaborazioni e incontri settimanali con registi, artisti e critici. Obiettivo è navigare tra le espressioni più stimolanti del cinema contemporaneo valorizzando parallelamente la produzione del passato, sulla falsariga di un festival aperto e in continua evoluzione attraverso dieci diverse sezioni così intitolate: “JLG”, “Soggettiva”, “Classici”, “Studio”, “Supernova”, “Nocturna”, “Queerelle”, “Sonic”, “Selezione” e “Playtime”. La stagione 2023 inizia stasera, venerdì 3 alle 18, in modo altamente simbolico con la proiezione del classicissimo Fino all’ultimo respiro di Jean-Luc Godard, il grande cineasta francese – scomparso lo scorso settembre – omaggiato da Fondazione Prada con un approfondito excursus che si dipanerà nei prossimi mesi (è la sezione “JLG” citata qualche riga fa). Sempre venerdì, alle 20, l’incontro con la giovane regista-artista spagnola Elena López Riera, per la presentazione del suo El Agua in anteprima italiana; domenica 5 quello con Pietro Marcello (di cui verrà indagata l’intera filmografia nella nuova puntata della sezione “Soggettiva”, dedicata in passato a nomi quali Pedro Almodóvar e Bernardo Bertolucci); alle 15 e alle 17 di domenica, invece, il confronto con Yuri Ancarani, In calendario, nelle prossime settimane, anche i risultati delle collaborazioni inedite con la rivista Nocturno e il MiX Festival internazionale di Cinema LGBTQ e Cultura Queer di Milano. Il programma di febbraio è completato da una selezione di cinque prime visioni di autori da scoprire o riscoprire, tre classici restaurati in 4K dalla Cineteca Nazionale e due film rivolti agli spettatori più piccoli. Per il momento la magnifica sala firmata da Rem Koolhaas sarà aperta solo nei fine settimana, poi si vedrà.
Fondazione Prada - The French Dispatch - Ph Niccolò Quaresima
Nostalghia di Andrej Tarkovskij
El Agua di Elena López Riera