TipsChe cos’è l’elicriso e quali sono le sue proprietà

Che cos’è l’elicriso e quali sono le sue proprietà

L’elicriso italiano o perpetuo è una pianta perenne endemica del bacino mediterraneo. Il nome evoca la lunga conservazione dei suoi fiori, una volta secchi. Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, vive nelle zone calcaree, sabbiose e pietrose, e raggiunge fino ai 50 cm di altezza. L’elicriso ha portamento cespuglioso, con fusti legnosi eretti e foglie argentate, lineari e pubescenti che, da maggio ad agosto, accolgono i fiori riuniti in capolini di flosculi gialli.

Che cos’è l’elicriso

Se scosso, l’elicriso emana un profumo speziato, che ricorda il curry o il caffè, ma soprattutto la Corsica, dove cresce in abbondanza e in qualità. Il nome latino Helichrysum italicum deriva dalle parole greche helios, ovvero “sole”, chrysos, che vuol dire “oro”, per il colore giallo brillante dei fiori, e Italicum, poiché la pianta è stata ufficialmente riconosciuta, per la prima volta, nel nostro Paese. Nella mitologia dell’antica Grecia, l’elicriso è legato al dio Apollo, che se ne cingeva il capo per simboleggiare la propria immortalità. Durante i riti funebri, si era soliti offrire i fiori di elicriso per accompagnare il defunto nel riposo eterno e celebrare l’immortalità dell’anima.

Inoltre, si narra che la principessa Nausicaa, figlia di Alcinoo, sia stata la prima a scoprire le proprietà dell’elicriso e che lo utilizzasse come trattamento per il corpo e per il viso. Eppure, l’elicriso è stato accantonato per secoli: bisognerà attendere il IX secolo con Napoleone, originario della Corsica, per riscoprire questa pianta mediterranea e concentrarsi sulle sue virtù terapeutiche. Durante la Prima guerra mondiale l’elicriso viene poi usato nelle fumigazioni per sanificare gli ospedali ed evitare il diffondersi delle malattie. Sempre nel XX secolo, iniziano a svilupparsi dei veri studi specifici, grazie ai quali si sperimentano le proprietà dell’elicriso in fitoterapia per il trattamento di particolari disturbi.

Quali sono le proprietà dell’elicriso italiano

Dell’elicriso italiano si usano solo i fiori, ricchi di principi attivi. Flavonoidi, tannini, fenoli, cumarine e l’italidione, che cura gli ematomi, sono solo alcuni dei componenti dell’elicriso che ne consentono l’uso in fitoterapia. Ancora oggi si consiglia di utilizzarlo nelle fumigazioni, per purificare l’aria degli ambienti chiusi grazie agli effetti antimicrobici, e in diffusione, per favorire il benessere psicoemotivo. Sebbene usato principalmente come olio essenziale, il cosiddetto “olio del pugile”, è apprezzato quasi quanto l’arnica per il trattamento di contusioni e dei dolori di origine infiammatoria. Le sue qualità non finiscono qui. Ha proprietà antimicotiche, antibatteriche, antiossidanti e analgesiche. In quanto cicatrizzante, è indicato per curare ferite e punture di insetto. In dermatologia, l’elicriso aiuterebbe a risolvere i problemi di acne, psoriasi ed eczema, oltre a lenire bruciature e scottature. Rimedio ideale per i disturbi di circolazione, curerebbe i problemi di dilatazione dei capillari sanguigni e sarebbe in grado di attenuare la couperose e la rosacea, oltre ad avere effetti benefici su gambe pesanti, varici e flebiti. L’elicriso è anche uno stimolante biliare e antispasmodico; grazie all’azione anticolesterolo, migliora il metabolismo. Infine, sarebbe in grado di combattere le ostruzioni delle vie respiratorie, grazie alle sue proprietà espettoranti.

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Dove viene utilizzato l’elicriso italiano

L’elicriso oggi è usato in fitoterapia, aromaterapia e parafarmacia. Da qualche anno è un valido ingrediente delle preparazioni cosmetiche. Se l’olio essenziale va usato con parsimonia e mai puro, è possibile godere delle prerogative della pianta sotto forma di pomata, lozione o altri idrolati. Non è tutto: la farmacopea ha appena iniziato a stilare la lista dei suoi benefici, destinata ad allungarsi al termine degli studi in corso.

Posologia

  • In olio essenziale: da applicare localmente, per bagno o inalazione, come
    cicatrizzante, anticoagulante, antiflebitico, antispasmodico.
  • In diffusione: per ritrovare serenità e calma interiore. 
  • In idrolato: per placare rossori e irritazioni della pelle
  • Roll-on: per attenuare contusioni e lividi
  • In infusione: versare un cucchiaino di fiori secchi in 1,5 l di acqua. Portare a ebollizione e lasciare in infusione per 10 minuti prima di filtrare. Conservare in frigorifero.
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