
Informare è potere: da Spotify alla conquista del mondo
Una strada visionaria, ma non intrapresa nel momento giusto. Un inizio infausto che avrebbe potuto portare un’azienda a chiudere prima di trovare la strada per il successo. Un reset strategico audace eppure azzeccato. Sono il tipo di storie aziendali esplorate nel podcast Acquired. Ma sono anche la storia di Acquired, un prodotto che oggi gode di enorme successo, ma che «se fosse stato una start-up, sarebbe stata chiusa dopo due anni a causa della crescita troppo lenta» dice Ben Gilbert, 35enne cofondatore del podcast e che in passato è stato amministratore delegato di un fondo di venture capital. Il podcast è nato nel 2015, come “secondo lavoro” appunto di Gilbert e del collega David Rosenthal, 39 anni, a sua volta ex gestore di un fondo di investimenti, a causa del comune interesse per le fusioni e acquisizioni del settore tecnologico. Quasi un decennio dopo aver concluso la prima puntata, dedicata a Pixar, lo studio di animazione creatore di Toy story e Nemo, i due hanno lasciato il lavoro di venture capitalist e guadagnano ciascuno stipendi a sette cifre con uno show il cui pubblico è raddoppiato anno dopo anno per otto anni consecutivi, arrivando a circa 800 000 download al mese. I temi sono passati dal concentrarsi esclusivamente sulle fusioni e acquisizioni (l’ultimo episodio sul tema è stato l’acquisto di Slack da parte di Salesforce nel dicembre 2020) alle storie, dalla nascita fino ai giorni nostri, di società come Hermès, Visa, Amazon e Novo Nordisk (leader del settore farmaceutico), nonché di istituzioni redditizie come la Nfl, la Lega nazionale di Football americana, o come l’atipica “azienda” Taylor Swift. Lo scorso settembre Mark Zuckerberg in persona si è recato al Chase Center di San Francisco per rispondere alle loro domande su Meta e il metaverso per circa un’ora e mezza. In pochi mesi la sua intervista è già stata ascoltata per 5,2 mln di ore, balzando ai vertici degli ascolti su Spotify. Tra i fan del duo compaiono anche Daniel Ek, il Ceo di Spotify e Jensen Huang, cofondatore e Ceo del gigante della tecnologia Nvidia, che è rimasto così colpito dagli episodi riguardanti la sua azienda che li ha inseriti nell’Intranet per i dipendenti. E dire che secondo il decalogo del podcaster di successo Acquired dovrebbe essere un flop. Il calendario di pubblicazione degli episodi è irregolare e all’incirca mensile, mentre una cadenza settimanale regolare è considerata la migliore pratica. I suoi episodi ora si estendono abitualmente ben oltre i 40 minuti consigliati, per allungarsi fino a tre o quattro ore ciascuno. Ma, dalla sua, Acquired ha tre grossi atout a cominciare dalla novità del format, che sfida le consuete forme di narrazione aziendale. Acquired infatti non è una spiegazione del business model di un’azienda, “che cerca di aiutarti a comprendere una società senza raccontare la sua storia. Né è un caso di studio di una business school, che in genere è tutta storia e nessuna analisi”, osserva Rosenthal. Al contrario, Acquired si distingue per la sua enfasi sul pregresso storico, offrendo una comprensione più completa di come le grandi aziende siano arrivate dove sono oggi. Questo approccio sfida la tendenza comune agli analisti di concentrarsi solo sul presente o sul futuro di un’azienda, trascurando le preziose lezioni del passato. Al contrario, i fan hanno mostrato di apprezzare molto questo approfondimento narrativo, esprimendo grandi elogi per l’episodio del luglio 2018 dedicato a Tesla, che è stato la prima puntata di Acquired a superare la soglia delle due ore. Il secondo indiscutibile pregio di Acquired è l’estrema preparazione dei due host: Gilbert e Rosenthal preparano ogni puntata affrontando una vasta gamma di fonti: libri, articoli, video, interviste al management e a figure chiave legate alle aziende in questione. Per preparare l’episodio su Nike, Rosenthal ha intervistato perfino lo storico in pensione dell’azienda. Questo livello di dedizione offre agli ascoltatori una prospettiva unica e approfondita, raramente riscontrabile nel giornalismo economico tradizionale. Nel gennaio 2020 il duo ha confessato a Nathan Baschez, imprenditore nel settore dell’AI che la preparazione di un episodio richiedeva dalle cinque alle dieci ore di lavoro. Due anni e mezzo dopo, interpellati sullo stesso tema Gilbert e Rosenthal hanno risposto di essere saliti a 100 ore per preparare ogni episodio, con ben 39 pagine di appunti dedicati al caso di Nike. Per la puntata su Lvmh dell’inizio di quest’anno, i due hanno a lungo ricercato un libro vecchio di 30 anni e fuori stampa sull’azienda francese. E tutto questo per soddisfare gli ascoltatori, che «sono persone con una grande istruzione nel mondo degli affari, molto intelligenti e che non apprezzano quando le cose vengono banalizzate» spiega Rosenthal. «Il 90% dei contenuti diffusi dalle aziende non hanno alcun valore per quelle persone. Vogliono imparare, migliorare, crescere e costruire grandi cose». Proprio per questo motivo i due podcaster non evitano le polemiche o sorvolano sui punti deboli delle aziende. L’episodio su Nike affronta il ricorso alla manodopera estera a basso costo, le mosse commerciali aggressive e le denunce di sei dirigenti donne legate al #MeToo. Ma l’obiettivo resta quello di consentire agli ascoltatori di apprendere dai celebri modelli illustrati. «Cerchiamo di fare il miglior lavoro possibile esponendo i punti di vista espressi da coloro che sono critici nei confronti di un’azienda», afferma Gilbert. «E poi illustriamo cosa l’azienda ha detto e fatto in risposta alle critiche, in modo che, se ci ascolti e sei sveglio, impari come potresti affrontare gli stessi problemi». Il terzo vantaggio di Acquired è che il podcast funziona come «un audiolibro conversazionale di lunga durata», perfetto per un’epoca in cui le persone non leggono più, ma riconoscono ugualmente i contenuti di qualità. Un pregio innegabile di Gilbert e Rosenthal, infatti, è quello di trasformare dati e fatti in storie avvincenti. Il loro stile accessibile rende ogni episodio coinvolgente, come una chiacchierata tra appassionati anziché una lezione ex cathedra. Fino a oggi Acquired si è sostenuto su sponsorizzazioni che coprono intere stagioni, come quella da parte di J.P. Morgan, che ha finanziato anche il citato incontro con Zuckerberg. Ma per aumentare significativamente le entrate in futuro, probabilmente i due podcaster dovranno guardare oltre le sponsorizzazioni. «Abbiamo già così tanti sostenitori che se anche aumentassimo il numero di ascoltatori di dieci volte, è difficile pensare che le nostre entrate aumenterebbero di dieci volte in modo proporzionale» sottolinea Rosenthal. L’idea quindi è di monetizzare le potenziali estensioni dei media: libri, Tv, video. I due hanno sperimentato YouTube, ma lì c’è un pubblico diverso che nei podcast e la produzione video può essere molto più costosa. Hanno anche organizzato alcuni eventi dal vivo, incluso uno spettacolo nell’arena di Seattle e guadagnano dagli abbonamenti al loro canale audio. Ma se la strada per aumentare i guadagni in proporzione agli ascolti ancora non è decisa, quello che è chiaro invece è che, in un panorama mediatico dominato da notizie rapide e analisi superficiali, Acquired si distingue come un modello di approfondimento e di rigore. Dimostrando, numeri dell’audience alla mano, che lavorando in modo scrupoloso alla fine tutti i conti tornano.