Keinemusik accende lucerna per un nuovo appuntamento di APxMusic
Un altro capitolo dedicato alla musica contemporanea porta la firma di Audemars Piguet: ancora una volta per un pubblico selezionatissimo che è atterrato al Bürgenstock Resort Lake per vivere una nuova esperienza musicale, circondato da un panorama da perdere il fiato. Sul Lago di Lucerna, da un’altezza di oltre 500 metri, dentro un complesso dall’anima di cristallo che sorge dalle montagne da cui prende il nome.
Per noi che arriviamo da Milano, bastano poche ore per raggiungere questo comprensorio di lusso, la cui storia è narrata dalle sue strutture così diverse, ma allo stesso tempo perfettamente integrate tra loro. Il Bürgenstock Hotel & Alpine Spa – The Contemporary, in particolare, sembra emergere dalla roccia, grazie alla complicità dei materiali utilizzati – lastre di pietra calcarea e infissi bronzei che incorniciano la facciata di vetro – creando una continuità con la bellezza silenziosa della montagna. È qui che 60 anni fa Sean Connery ha girato la maggior parte delle scene di Goldfinger, bevendo il suo Martini “agitato non mescolato”.
Quel vasto panorama, con la sua vista a perdita d’occhio sul lago di Lucerna, è diventa per me metafora dell’apertura culturale della casa d’orologeria svizzera e del percorso, unico nel suo genere, che sta via via prendendo forma, decodificando un linguaggio austero e rigoroso – più familiare per gli habitué del settore – in un mix di conversazioni e riflessioni sul tempo, facendo da cassa di risonanza per artisti di nuova generazione che quel tempo lo usano per comunicare in musica, con nuove modulazioni di frequenza.
Rampa ha dichiarato di essere onorato di esibirsi in un luogo fortemente connesso col paesaggio naturale
La vista dalla piscina del Bürgenstock Hotel
Il Bürgenstock Hotel & Alpine Spa si integra perfettamente con la montagna da cui prende il nome
“Voi occidentali, avete l’ora ma non avete mai il tempo”
Con queste parole il mahatma Gandhi ha riassunto il senso del valore tempo. Quanto tempo dedichiamo veramente alle nostre passioni, ai nostri obiettivi e progetti del cuore? E a che serve contarlo, se non siamo in grado di riempirlo con quello che ci fa sentire vivi. Questa è la risposta e un po’ il filo conduttore che leggo nei progetti di Audemars Piguet, quando prosegue con la propria missione di sostegno e divulgazione di nuovi orizzonti musicali e dei loro protagonisti internazionali. Una visione che sembra collimare perfettamente con quella di Rampa, uno dei membri del collettivo Keinemusik, che ci ha tenuti incollati alla poltrona della magnifica sala cinema del Bürgenstock Hotel, con tanto di secchielli colmi di pop corn, in una conversazione sulla musica, sulla sua forte connessione con la natura circostante e con il suo respiro. Perché la musica elettronica, con i suoi suoni crudi e puri, sono quanto di più vicino a quelli che sono i suoni primitivi dell’universo e di ogni elemento su questo pianeta: dal fruscìo delle foglie sugli alberi al suono della velocità di un’automobile in autostrada.
Il suo motto è “less is more” e si fonda su un’attenta selezione delle sue serate e una programmazione delle sue performance in modo più consapevole. Dilatare il tempo è la chiave della composizione per Rampa che ha dichiarato di fronte alla platea quanto sia importante prendersi cura della qualità del proprio lavoro, tanto nella composizione, affidandosi ad intervalli di tempo lunghi – che possono durare anche mesi – quanto alla fruizione, lasciando che il pubblico assimili il senso di ogni contenuto tra una produzione e un’altra. Una media di creazione di circa 5 soundtrack l’anno contraddistingue l’approccio conservativo di Rampa che si rivela vincente insieme al collettivo Keinemusik – &ME, Adam Port, Rampa e Reznik – che nasce a Berlino nel 2009 che ad oggi non buca una data.
Il collettivo Keinemusik composto da Rampa, Adam Port, &ME
Artigianalità e immaginazione oltre i confini del cielo
Un inno alla composizione e all’artigianalità. Con queste parole Rampa ha definito la sua collaborazione con Audemar Piguet che non poteva non avere inizio con un’esperienza immersiva dentro l’headquarter di Le Brassus, in cui ogni esemplare di alta orologeria trova corrispondenza nell’equilibrio dei suoni che il dj e producer raggiunge con trasporto e precisione nel corso dei mesi. E quelle hit che hanno reso celebri i componenti del collettivo Keinemusic sono state la colonna sonora di una serata indimenticabile sotto le stelle e sotto l’iconica nuvola – il Kloud – che caratterizza i loro tour in tutto il mondo insieme al simbolo della pace.
A chiudere in bellezza questa serata ad altissimo tasso di energia, infatti, una flotta di droni che hanno trasformato il cielo in una lavagna luminosa, creando uno spettacolo dinamico che ha visto il susseguirsi del simbolo della pace in liquefazione, un orologio mastodontico luminoso, con lancette che indicavano perfettamente l’ora, tra lo stupore dei presenti, e il logo celebrativo di Audemars Piguet, con la musica proveniente dalla consolle che non ha mai smesso di tenere alta l’energia e tutti i 5 sensi. Palato compreso, perché a pochi metri dalla pista un mini-villaggio gastronomico è stato allestito per far provare ai presenti alcuni capisaldi dello street-food internazionale.
Un momento della serata indimenticabile sotto le stelle di Lucerna
Il Kloud – la nuvola che caratterizza il loro tour in tutto il mondo girava attorno alla pista come gli ingranaggi di un orologio