Alla scoperta dei luoghi del mito con Range Rover Sport SV
Range Rover, un mito. La prima vera SUV della storia. Facile immaginarla a spasso per il countryside d’oltremanica oppure in viaggio verso qualche località sciistica esclusiva. Questa volta, invece, siamo atterrati a Mykonos per una missione tanto speciale quanto invidiabile: vivere una Range Rover — full — experience di 48 ore e metterci al volante della nuova, potentissima Range Rover Sport SV.
Una fuga estiva dall’afa meneghina, calandoci nei panni di un cliente tipo del marchio britannico, tra piscine a sfioro, locali da non perdere, cucina di livello e arte, automotive ma non solo. Un sogno, baciati dal sole ellenico e accarezzati dal Meltemi, il vento che soffia sulle Cicladi in questa stagione, increspandone i mari e facendo vibrare quel poco di vegetazione mediterranea ancorata a queste terre.
Day 1, diurna
Dall’aeroporto, un convoglio di Range Rover Sport SV ci scorta alla Range Rover House, avamposto temporaneo del brand in loco immerso nell’aspro paesaggio di Aleomandra, nella parte sud-occidentale dell’isola. Untold Mykonos è un rifugio privato — leggasi villa con 10 camere da letto e 12 bagni — che domina la spiaggia di Ornos. Volumi architettonici semplici e quindi d’effetto, una continuità tra interni ed esterni; piscine a sfioro, un’ampia area living, un patio che riceve luce naturale per nutrire la propria vegetazione tropicale. Le zone d’ombra incontrano i raggi solari con armonia, nel lusso minimale.
Le luci rosate del tramonto sono l’occasione ideale per ammirare da vicino la prima vettura della Range Rover Sport SV Celestial Collection, una collezione limitata di cinque curation ispirate alla mitologia e al cosmo. Cinque interpretazioni — Gaea, Theia, Io, Vega e Sol — con finiture particolari, pensate e destinate ai clienti sofisticati. “Il cosmo è un tema trascendente che attraversa i confini, affascina e unisce le persone a livello globale. Un tema appropriato per la prima collezione di Range Rover Sport SV, che incarna il Modern Luxury ampliando i confini dell’originalità britannica per cui il brand è celebre nel mondo”, ha sottolineato Phoebe Lindsay, Materiality Manager di Range Rover. Davanti a noi, la curation Gaea, dal nome della dea che simboleggiava il luogo in cui è iniziata la vita ovvero la Terra. Tinta esterna Green Terre Matte, tetto e specchietti Narvik Black, pinze freno in Carbon Bronze; l’abitacolo in pelle Windsor Caraway con schienali Kvadrat Steelcut, finiture in legno Natural Brown Silver Birch e impunture tono su tono.
La vista sul mare dalla piscina a sfioro di Untold Mykonos
Una delle zone living dell’Untold Mykonos
Range Rover Sport SV Gaea
Day 1,
notturna
La cena, cucinata e impiattata a vista, è opera di Andrea Antonini. Classe 1991, è lo chef di Imàgo, ristorante fine dining dell’Hotel Hassler a Roma. Dopo un percorso professionale alle corti stellate di Quique Dacosta, Joan Roca ed Enrico Crippa, Antonini è diventato una delle figure più promettenti del panorama gastronomico italiano. Dopo due entrée — piselli e caviale, tra spessore iodico e croccantezza vegetale; cetriolo di mare in salsa verde pil pil — lo chef ci stupisce di nuovo: “riso” di calamaro allo zafferano, midollo e burro. Il piatto tipico della tradizione milanese, re-interpretato, senza carne, ma con del calamaro in triplice veste: in forma di midollo, di burro e di riso.
Day 2,
diurna
Dopo una colazione vista mare, ci mettiamo alla guida della Range Rover Sport SV da 635 cavalli. A bordo di questa SUV ci s’imbarca su qualcosa di unico. Basta parlare anche solo dei sedili Body and Soul, per capire il livello. Questa è la prima auto al mondo che permetter d’ascoltare la propria musica preferita con modalità percettive inedite, grazie a vibrazioni tattili che, in accordo con le sonorità stesse, si propagano sia negli schienali sia nelle sedute restituendo una dimensione fisica al sound. Il traffico lungo le arterie principali di Mykonos, le tantissime strade non certo a misura di una vettura lunga oltre cinque metri e larga più due, così come le mulattiere impervie che attraversano le zone più selvagge di questo paradiso, sembrano cozzare contro la ragione di un test drive di questo tipo, ma così non è. Nonostante la mole, questo salotto viaggiante si disimpegna sempre con facilità; se la situazione si fa appena ostica, sensori e telecamere a 360° piombano in aiuto scongiurando il peggio. Abbandoniamo l’asfalto, per spingerci in cima all’isola, lungo un sentiero di pietre bruciate dal sole. Oltre alle classiche quattro ruote motrici, qui, c’è un sistema intelligente che permette di bloccare i differenziali, coadiuvato da una pletora di elettronica. Con la forza di un carroarmato, la concentrazione di un asceta tibetano e il lusso di una first class aerea, la Range Rover Sport SV avanza ovunque. Imperterrita. Tanto che, in discesa, quando l’Hill Descent Control fa il suo liberandoci dall’ansia di frenar troppo e troppo poco — ci si ferma a pensare a come, francamente, tutto ciò sia possibile. Sì, perché in pista questa vettura sa raggiungere i 290 km/h.
Il pranzo è pronto. Lontano dalle spiagge più affollate, appena dietro la spiaggia di Fokos, la taverna omonima offre il suo meglio. Autentica e senza fronzoli, è il posto giusto per trovare pesce freschissimo, insalate greche e tzatziki. I gattini fra i tavoli sono compresi. Voto 10. Torniamo alla Range Rover House per un pomeriggio d’ozio e sole. A mollo con il Mare Nostrum all’orizzonte. Niente male.
Spiaggia di Fokos
Day 2, notturna
Sul far della sera, il convoglio di Range Rover riparte per la chora di Mykonos, da anni mecca indiscussa della nightlife egea. Dopo un paio di drink al Tuya, locale tra le boutique dello shopping di lusso — aperte fino alle 2 del mattino e adattate nelle tipiche abitazioni Cicladiche bianche con le imposte azzurre — ci spostiamo al Koursaros per la cena finale di questa Range Rover experience. Si fa festa, tra branzini alla griglia e musica — quasi — a tutto volume. Domani, si torna in Italia. Nonostante si sia fatta una certa, la serata ha ancora un asso da giocare. Verso mezzanotte, infatti, ci presentiamo alla Kapopoulos Fine Arts, galleria d’arte che conta spazi ad Atene, Salonicco, Mykonos — eccoci — Patmos, Spetses, Paros, Creta e Cipro. Tra gli artisti rappresentati ed esposti, oltre al celeberrimo Jeff Koons, l’eclettico Mr. Brainwash — famoso per la vicenda legata a Banksy, cui deve grandissima parte del suo successo — e Carole A. Feuerman, artista americana dedita alla scultura iperrealista.
48 memorabili ore a Mykonos, luogo in cui, stando alla mitologia greca, si concluse la Gigantomachia con la vittoria di Eracle sui Giganti. I corpi di quest’ultimi, pietrificati, oggi sarebbero i grandi scogli che circondano l’isola; noi, proprio qui, abbiamo avuto modo di provare una vettura unica, un gigante nel suo segmento in quanto capostipite di un genere che da anni va per la maggiore. Pensato, ingegnerizzato e rifinito in ogni dettaglio. Per gli eroi moderni. Chissà se a Eracle sarebbe piaciuta.
Uno dei test drive tra i paesaggi di Mykonos
Mykonos