Bodies and Souls, corpi e anime in arrivo dal nuovo Oriente
Sono gli ultimi giorni utili – la mostra chiuderà il 15 aprile – per visitare “Bodies and Souls”, curata da Manuela Lietti in collaborazione con Capsule Shanghai (galleria d’arte nell’omonima megalopoli orientale) negli spazi di Cassina Projects in via Mecenate 76 a Milano, lì dove un tempo c’erano le Officine Caproni, cuore pulsante dell’aeronautica italiana tra le due guerre. L’esposizione presenta per la prima volta il lavoro di Liao Wen, Wang Haiyang, Pixy Liao, Huang Hai-Hsin e Feng Chen, cinque artisti contemporanei accomunati dal contesto culturale cinese-asiatico in cui sono cresciuti e dalla predilezione per il corpo come soggetto dei lavori in mostra. La collettiva è costituita da una selezione di opere della produzione più recente degli artisti, nonché pezzi creati ad hoc per questa occasione in cui il linguaggio della fotografia coesiste con la pittura, il video, la scultura, fino ad arrivare all’installazione sonora. Il corpo con tutte le sue contraddizioni, pulsioni e declinazioni è sempre stato protagonista dell’arte e del pensiero occidentali, a differenza di quanto successo all’interno del contesto culturale dell’Asia orientale, . Ponendo sul corpo un’enfasi inedita, l’arte contemporanea in arrivo da queste ultime regioni ha modificato questo quadro, ponendo sul corpo un’enfasi inedita, intrecciata con la nascita di un’estetica ed etica neofemminista, la creazione di un’identità sessuale sempre più trasversale e scevra di definizioni, la commistione tra generi che rende la tecnologia un’estensione del corpo e viceversa. I cinque artisti in mostra – nati tra il 1979 e il 1994 – sono un prisma attraverso cui leggere le diverse sfaccettature di un panorama composito e che li colloca nel contesto internazionale oltre stereotipi o esotismi.